Valori e Visione

La banca del tempo è una opportunità. Bisogna partire a considerare il tempo come una variabile soggettiva, perchè la idealità della banca del tempo è il “dono”. Ci sono richieste, ci sono offerte tutte all'insegna del dono. Quindi c'è un senso di per-dono, e parlando di perdono è un senso di cuore. Il tempo diventa quindi un tempo “cardiaco” non è un tempo cronologico, non siamo idealmente in un livello di scambio che cambia il denaro in “tempo”, è ad un livello superiore, una valuta in più. Il tempo diventa un qualche cosa di strettamente soggettivo comandato non più dalla mente. Non c'è più da chiederci: “quanto potrà essere un valore che normalmente nella mia vita considero in denaro ? ... quanto potrà essere in denaro ? “ Noo! ... non è questa la domanda. La domanda deve partire dal cuore ed uno deve considerare quanto metto del mio tempo, del mio essere in questo, nel donare e nel ricevere.

 

Questo è un modo di pensare nuovo, un modo di pensare che costruisce la società che io chiamo “conviviale”, dove l'interesse pecuniario, la finanziarietà delle cose diventa cosa del passato, perchè siamo arrivati al punto di aver capito che questo ci porta verso un baratro. Quello che stiamo vivendo in questi tempi è l'inizio della fine. La società così come è concepita va verso l'auto-distruzione o allo sfinimento. Non c'è un futuro in questo che stanno proponendo in queste diciamo “inoculazioni” di elementi medicali sconosciuti. Si va verso la distruzione dell'umanità, verso la perdizione dell'essere umano, un essere umano che viene considerato come oggetto, come merce, da una società dei consumi che ha inoculato da anni ed anni che tutto è consumo, che tutte le cose sono consumabili, che noi esseri umani siamo cose consumabili, e quindi queste inoculazioni assurde vanno all'insegna di questo.

 

La banca del tempo si mette a disposizione come strumento operativo per un pensare nuovo, un pensare del cuore dove, come dicevo prima, ci sono offerte e richieste che nascono tutte dal cuore e con il cuore si misurano. Quindi, bisogna piano, piano costruirsi una realtà del “sentire” , sentire come stanno le cose, sentire come stiamo noi. Ragionando in questo modo piano piano, utilizzando la banca del tempo, perchè, la cosa principale da dire è che in questo utilizzo dove c'è gratuità, dove non c'è obbligo, più utilizzi lo strumento, lo strumento ti porta a pensare in un determinato modo. Perché, se poni a disposizione il tuo talento per un tuo interesse è un conto, stiamo in un modo di pensare diciamo tradizionale, se invece il tuo talento viene offerto come un dono, allora cambia tutto. Chi lo accetta si pone in relazione con te, tu crei un rapporto nuovo e quest'altra persona si pone in una relazione di cuore sempre, perchè la richiesta è: “sentire”. Io ho accettato un oggetto, un talento di una persona: “che cosa sento?”, e tramuto questo sentire in un tempo che è mio. Ecco che allora nascono delle compensazioni, come si diceva prima, dove tu hai offerto un tuo talento per due ore, ed uno sente di dartene tre o quattro. Perché diventa soggettivo, non c'è più un valore da dire spezzetto le cose, le taglio su, non c'è più una ricerca parziale, c'è un qualche cosa di conviviale che è cooperazione, essere insieme per … fare qualche cosa.

 

Non è facile, quello che proponiamo noi è un sentiero non piano, è un sentiero in salita con tanti ostacoli, perchè durante tutta la nostra vita ci siamo doverosamente prestati per cospargere di ostacoli questo nostro sentiero. Adesso ce li troviamo davanti. Vogliamo la strada piana ? La strada piana va via così in modo molto semplice fino alla morte, la strada irta con degli ostacoli ti porta alla vita; da vivere in modo diverso, da considerare in modo diverso, a sentire che si è al mondo per vivere e non per sopravvivere e per portare avanti la “corsa del criceto sulla ruota”.

 

Noi siamo esseri umani vivi e questo nostro vivere lo dobbiamo fare valere perchè è un valore inestimabile. Noi siamo esseri gioiosi ed esprimiamo nel nostro vivere la gioia, e questa è una cosa naturale, non c'è sforzo nel sorridere invece c'è sforzo nell'essere seri. Per tenere un viso serio, ci vogliono tantissimi muscoli, per sorridere si rilassano tantissimi muscoli ne servono pochissimi. Quindi è anche un fattore diciamo “economico energetico favorevole” il sorriso. Quindi sorridiamo al mondo e viviamo. Noi vi offriamo uno strumento, che porta al sorriso … grazie.

 

 


Banca del Tempo Etico APS

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